Una delle domande più frequenti quando si inizia a giocare al padel è: quante lezioni sono necessarie per imparare a giocare bene? Prima di tutto è importante definire “giocare bene”, infatti in base al livello che si vuole raggiungere varieranno notevolmente il numero di lezioni e il tempo necessario.
Nella maggior parte dei casi, per “giocare bene” i neofiti del padel intendono raggiungere una capacità di gioco che gli permetta di fare scambi fluidi e partite tra amici o partecipare a tornei di livello amatoriale. Per questo livello occorrerà quindi avere un buon posizionamento in campo, la corretta gestione del rimbalzo a parete e, fondamentale, un buon controllo dei colpi principali, dai più semplici come il dritto e il rovescio fino a volee, bandeja e vibora.
Andiamo dunque a scoprire nel dettaglio cosa bisogna fare e quante le lezioni serve prendere per raggiungere un livello di gioco soddisfacente.
Definizione di “Giocare bene”
Prima di stabilire quante lezioni sono necessarie, è fondamentale chiedersi e comprendere appieno cosa significhi effettivamente “giocare bene” a padel. Si potrebbe definire “giocare bene” come la capacità di eseguire i colpi giusti nel momento giusto, anche sotto pressione, e con un controllo sufficiente per indirizzare la palla esattamente dove si vuole. Questo implica arrivare a disporre di buona tecnica, ma anche una solida conoscenza tattica del gioco e dei momenti della partita.
Un buon giocatore di padel è capace di ridurre i propri errori e allo stesso tempo forzare quelli dell’avversario, sfruttando al meglio tutte le occasioni che si presentano durante lo scambio. In pratica, chi gioca bene a padel sa mantenere una certa regolarità durante lo scambio, controlla ogni colpo di base, dal dritto al rovescio, passando per la volée. Gestisce bene i rimbalzi anche con le pareti, cosa che fa effettivamente la differenza in questo sport.
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Quante lezioni servono per imparare a giocare a padel?
Veniamo quindi al punto principale della questione, ovvero quante lezioni servono per imparare a giocare a padel. Il numero di lezioni necessarie per raggiungere un livello di gioco soddisfacente dipende chiaramente da numerosi fattori, a partire dalle basi da cui si parte e dal tempo che si ha a disposizione. L’esperienza precedente in altri sport di racchetta come il tennis aiuta di certo a ridurre i tempi, così come la frequenza delle lezioni e l’impegno personale che si profonde. Si possono comunque definire alcune linee generali e anche tempistiche di apprendimento.
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Per un principiante assoluto, che non ha mai praticato sport di racchetta, dopo circa 2 mesi con lezioni settimanali da 90 minuti in gruppo e la pratica costante individuale è possibile raggiungere una buona padronanza dei colpi di base, con un discreto controllo della palla e del rimbalzo a parete.
Lo step successivo è il livello intermedio, per diventare “quello bravo” del gruppo di amici e poter anche cimentarsi in tornei di natura amatoriale. Qui si parla di avere un ottimo controllo dei colpi base e un buon controllo dei colpi più avanzati, riuscendo a gestire in maniera istintiva e naturale situazioni di rimbalzo a parete e il posizionamento e la comunicazione rispetto al proprio compagno.
Per raggiungere questo livello partendo da principiante assoluto potrebbero essere necessari tra i quattro e i sei mesi di lezioni regolari, con lezioni di gruppo settimanali e una regolare attività di sviluppo e allenamento anche individuale.
Per chi desiderasse raggiungere un livello medio-avanzato, volendo anche cimentarsi in tornei di maggiore difficoltà ovviamente i tempi saranno più lunghi. Dettagli del gioco da perfezionare, cura dell’aspetto tattico del gioco, maggiore attenzione alla gestione dello stress in partita…. questi sono tutti aspetti che richiedono maggiore tempo e attenzione per essere migliorati. Per chi volesse raggiungere questo livello potrebbero essere necessari più anni di gioco e allenamento regolare.
Gli errori da evitare quando si inizia con il padel
Le tempistiche di apprendimento e il numero di lezioni sono comunque relativi sempre alle capacità singole. È bene cercare di evitare alcuni errori importanti per non perdere tempo e rendere vani sforzi e tempo profusi. In primis, un errore da non commettere è quello di utilizzare un’impugnatura errata, cosa che fanno spesso i principianti. Spesso, si afferra la racchetta troppo in alto e si compromette così il controllo e la precisione dei colpi. Imparare da subito la giusta presa è essenziale per eseguire i colpi con efficacia sia da fondo campo che a rete. È altrettanto fondamentale utilizzare correttamente il laccetto della stessa: non solo per rispettare le regole del gioco, ma anche per garantire la sicurezza propria e degli altri.
Un altro errore frequente è rimanere troppo fermi sul campo. Il padel è un gioco veloce e serve un movimento costante e reattività. Bisogna sempre spostarsi Spostarsi lateralmente e leggere prima i colpi che rimbalzano sulle pareti per non farsi schiacciare dagli avversari. La mancanza di concentrazione è infine ciò che può condannare l’apprendimento del padel, perché abbassare la soglia dell’attenzione toglie la possibilità di essere efficaci su tutti i colpi. Si tratta di tutti dettagli che, se ci si affida a insegnanti preparati, non si correrà il rischio di commettere.
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